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Enron, Worldcom, Cirio, Parmalat. Dopo ogni grande scandalo d'impresa, la risposta dell'opinione pubblica è sempre la stessa: servono nuove regole. È davvero così? Riflettendo sull'esperienza americana, Jonathan Macey sostiene che una maggiore regolamentazione dello Stato non è quello che serve per garantire che i dirigenti delle società per azioni mantengano le promesse fatte agli investitori. Macey, fra i maggiori studiosi di corporate governance al mondo, riflette su come la crescente influenza degli Stati negli affari societari inibisca il miglior giudice e regolatore del comportamento dei manager: il mercato dei capitali. In fatto di governance societaria, sono tante le promesse non mantenute dalle norme. Mentre, al contrario, strumenti che fanno perno sulle forze di mercato come il trading e le acquisizioni rappresentano soluzioni più affidabili per superare i problemi posti dalla corporate governance. Paradossalmente, la regolamentazione tende ad ostacolare proprio questi meccanismi di controllo.